Nell’ estremo lato Nord della spiaggia lunga, al confine con la vegetazione costiera si trova un pianoro che ospita un minuscolo cimitero, messo li per tenere lontano dalla comunità nel timore di contagio coloro che non c’e l’avevano fatta durante l’epidemia di colera del primo 900.
Luogo remoto e abbandonato, ma pervaso di pace primordiale, è un raro pezzo di memoria incontaminata, Stefano Oliva si è fatto promotore e ha dedicato molto del suo lavoro e del suo affetto.
Un breve racconto di Stefano Cincotta, per tutti il CapoRollo, quando le operazioni marittime sull’isola erano assicurate in qualsiasi condizione meteo, a remi, a forza di braccia ed esperienza e oggi memoria storica del 900 strombolano.
Grazie. Bravi. Grazie Stefano Oliva.
Come ci si arriva? Sulla strada che va all’osservatorio?
lungo mare, spiaggia lunga, quasi ai frontoni
Poveri morticeddi. Bello che se ne conservi la memoria.
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